Il Territorio parrocchiale






   

  Si può parlare di esso dal 1600 in poi, poiché in precedenza era unito a quello della Parrocchia di San Giacomo La Marina, che comprendeva il Real Castello ed il Borgo di Santa Lucia. “ Erant autem huiusmodi parrochiae Sancti Iacobi et S. Antonii unitae ab immemorabili tempore, de cuius contrario memoria hominum non existit: erano le Parrocchie di S. Giacomo e S. Antonio unite da tempo immemorabile del cui contrario non esiste memoria degli uomini ” ( Cfr. Emanuele e Gaetani Diari BCPA ms.1799 Qq D 114 ).
      La Parrocchia di San Giacomo La Marina o del Borgo pare fosse stata fondata nel 1169 secondo il Pirro ed il Mongitore, e resa Parrocchia dalla Chiesa di S. Andrea nel 1301 ( Mongitore ) o 1339 ( Mangananti ).
Dopo il 1600 secondo il Mongitore (1727) comprendeva l’antico quartiere della Loggia, con le Porte di S. Rosalia, Piedigrotta e Legna, il Castello, la Fonderia, l’Argenteria, Garraffello, parte della Conceria, piazza S. Domenico. Nel 1863 venne chiusa al culto, passò a S. Sebastiano fino al 1875; fino al 1943 a S. Cita; nel 1955 a S. Maria la Nuova, quindi nella chiesa della Madonna del Lume ai Cassàri e nuovamente a S. Maria la Nuova.
    
La Parrocchia di S. Margherita della Conceria, sorta nel 1394 ( Mangananti ) o nel 1600- 1624 (Annuario della Diocesi ), sorgeva nell'attuale via Venezia e si estendeva alla Conceria (Via Maqueda e Teatro Biondo). Demolita nel 1898 per il taglio della via Roma, passò in S. Ninfa dei Crociferi e negli anni ’50 (?) nella chiesa di S. Margherita in via Marabitti.
     La Parrocchia di S. Croce ( in via Maqueda tra via S. Agostino e la discesa dei giovenchi ) sorse nel 1398 secondo il Serio o nel 1430 ( Mongitore ); estendeva la sua giurisdizione nel Seralcadi ( Capo ) o Transpapireto insieme alla parrocchia di
S. Ippolito, dal Papireto alla Conceria.
Nel giugno 1943 fu quasi totalmente distrutta ( rimangono due archi ogivali delle prime cappelle) e passò in S. Ninfa dei Crociferi con gli arredi sacri e l’archivio parrocchiale; chiusa al culto quest’ultima nel 1968 il territorio passò alla Chiesa Cattedrale, il titolo però fu dato alla Parrocchia di S. Caterina da Siena a Falsomiele ( S. Croce  in S. Caterina da Siena), eretta nel 1971.
     La Parrocchia di San Giovanni dei Tartari ( in vicolo Parrocchia dei Tartari) fu fondata nel 1400 (Annuario diocesano) o nel 1420 (Mangananti) o 1330 (Gaspare Palermo). Nel 1874 fu trasferita nella Chiesa del Convento di S. Nicolò da Tolentino con giurisdizione sul quartiere dei Saraceni o “Giardinazzo”.
   
    
Dopo questa breve digressione, per delimitare i confini delle altre Chiese parrocchiali circostanti, può tracciarsi il territorio parrocchiale di S. Antonio Abate nel 1600, compreso nel perimetro:
“ Discesa dei Giudici, Piazza S. Caterina (Palazzo Senatorio) via Schioppettieri (non esiste la via Roma), Salita S. Antonio, Piazza delle Vergini, Cassaro (non esiste la via Maqueda), Bocceria della Foglia ( Piazza Caracciolo ).
    Nel 1961 ha subito una riduzione del territorio parrocchiale per la elevazione a Parrocchia della Chiesa di S. Anna " la Misericordia ". Fino all'anno 2000 comprendeva  il Cassaro (Corso Vittorio Emanuele), Piazza Caracciolo, Argenteria (escluso il Garraffello), Discesa Maccheronai, Via Roma, Via Cavour, Via Maqueda, Piazza Bellini (con il Palazzo
del Municipio), Discesa dei Giudici, via Roma, con territorio dalle Parrocchie di S. Margherita e S. Croce.

Nell’anno 2001 ha avuto ancora una riduzione del territorio parrocchiale, compreso tra i seguenti confini:
" Asse via Maqueda da via Venezia a piazza Bellini, piazza Bellini, asse Discesa dei Giudici fino a via degli Schioppettieri; asse via degli Schioppettieri fino a Corso Vittorio Emanuele; asse Corso Vittorio Emanuele fino a via Pannieri; asse via Pannieri fino a piazza Caracciolo; discesa Vicerè Caracciolo; asse via Venezia ".